ATTENZIONE: LA LETTURA DI QUESTO BLOG POTREBBE SERIAMENTE METTERE A REPENTAGLIO LA VOSTRA SANITA' MENTALE: SIETE SICURI DI VOLERVI MALE FINO A QUESTO PUNTO?

venerdì 28 settembre 2007

CSI/Ongii

Raccontami Ongii che scorri
Incessante preghiera che mormora al cielo
Del tuo monastero perduto dimmi la bellezza dei gesti e dei colori
Che ti hanno traversato e che hai riflesso
Dei bagliori dell'oro dei fuochi dei fumi e dei profumi d'incenso
Tra l'eco di conchiglie trombe campane fragore di tamburi di piatti
Lo sgretolarsi tremolante dei gong
Cantami coi pellegrini nomadi gioie e bisogni
E delle carovane sfiancate da Occidente dall'interno dal Nord e
dall'Oriente
Cantami dei mercanti i richiami
E della folla il brusio
E l'ooohooohooo di meraviglia ai prodigi
Inondami di vita quotidiana
D'ovvio rumore stupore
Canta il Capodanno lunare
Viene la primavera la terra che fiorisce
La vita si rivela
Latte carne sangue nutrimento offerta al tempio
Ed è preghiera il succhiare della bocca
Nei cuccioli d'uomo e animale
Ed è preghiera il succhiare della bocca
Nei cuccioli d'uomo e animale

Prima di comporre "tabula rasa elettrificata" i CSi decisero di trascorrere alcuni mesi in Asia Centrale, credo seguendo a grandi linee la via della seta. Da quello che videro, sentirono, annusarono, gustarono nacque il cd che, insieme a pezzi abbastanza secondari come M'importa 'na sega, hanno perle di raro splendore come Ongii. la prima volta che l'ho sentita ho immaginato tutto quello che avevano vissuto, perche' e' questo il potere di questa canzone. Ti ricrea il mondo attorno, ti fa sentire il profumo della terra, ne senti il sapore il bocca. Vivi come i pastori, i nomadi delle pianure dell'Altaj, viaggi con le pecore, dormi nelle tende, bevi il loro te' e mangi la carne d'agnello.
E viaggi per le steppe del Kazakistan, dove le nebbie coprono tutto, dove i pali della luce stonano con un mondo che pare rimasto nella preistoria. Ogni tanto appare una tenda, sono i nomadi. Fuori c'e' un cane che fa la guardia, ma non morde. Il suo abbaiare si perde nella nebbia. Cosa c'e' oltre la nebbia? Tutto/Niente. Potrebbe esserci qualcosa. Ma anche no.
E' il regno del dubbio, del poter essere. Per chi ha visto i documentari di Overland sull'asia Centrale, le sensazioni credo siano le stesse. un mondo vasto, senza confini che non termina fin che non ti muovi. Che e' ma che potrebbe finire, che potrebbe avere un limite. Ma hanno un limite queste pianure, pensa il viaggiatore ignorante?
L'Asia rappresenta un qualcosa di ancestrale, una ricerca dell'uomo verso la sua identita'. Dove sorge il sole, si chiedeva Nietsche. Ad est sorge cio' che da' senso alla vita dell'uomo, ed e' cio' di cui l'uomo va a ricercare le origini. L'Asia e' filosofica, non e' come l'America che rappresenta per noi il punto in cui il sole muore. Ad est il sole nasce, e' l'est che da' vita.
Grazie Ferretti

lunedì 24 settembre 2007

SottyForTheDelay

E' un po' che non scrivo sul blog, me ne sono accorto stasera guardando quello di altri..in fin dei conti ho avuto poco tempo e a dire il vero anche poca voglia.
E poi, come ha detto Grillo sta settimana, la maggioranza dei blog restano vivi 15 giorni poi la gente si smazza...
C'e' qualche cambiamento. Intanto ho cambiato lavoro, mi sono trasferito in un ristorante persiano (non dicono iraniano, proprio persiano) che, tra parentesi, e' a due minuti a piedi da casa. Oro per i tempi, prima ci mettevo tre quarti d'ora ad arrivare a casa da Blackfriars in autobus.
Devo ammettere che il salto di qualita' e' stato notevole: una sterlina in piu' all'ora, molto piu' vicino a casa, training per barista, cibo no buono, di piu'...
Si tratta di un posto molto particolare: mette insieme la cucina tradizionale persiana (molte zuppe, di agnello, di pollo, di erbe) con quella dell'alta India e delle pianure dell'Asia Centrale.
Per chi non l'ha mai provata, assicuro che e' una cosa da sballo. E' piena di sapori, di retrogusti che ti rendono le sensazioni dei posti da cui vengono. E sono accompagnati da vini piuttosto buoni, alcuni secchi altri fruttati a seconda del tipo di cibo.
Devo ammettere che la cosa mi piace. Mi piace perche' ritengo che la cucina sia il modo migliore di conoscere il mondo, sia una delle piu' alte espressioni della cultura di un popolo. Difatti, in America trionfano le scatolette. Ma non e' colpa loro, e' che scontano ancora un deficit culturale notevole.
Come tutte le arti, anche la cucina e' portata alla fusione, all'interazione tra culture e nu buona abbinamento di cibi puo' riavvicinare due culture. Non per niente, i grandi pranzi tendono a mettere d'accordo la gente.
Mi piace, e' un campo che affascina. e mi affascina ancora di piu' in questo caso perche' e' orientale, e' l'Oriente attira sempre. Sara' perche', come dice Nietzsche, l'uomo e' sempre stato tentato di andare a vedere dove sorge e dove tramonta il sole...

lunedì 10 settembre 2007

NoTimeForDoingAnything

Sono un po' tirato per il collo, qua non si fa altro che lavorare. E i piedi fanno male...cacchio non pensavo che fare il cameriere fosse cosi' dura. Ne conosco di gente che fa sto lavoro ma non ho mai avuto idea di cosa volesse dire. E' massacrante per i piedi piu' che altro. Forse e' questione di farci l'abitudine ma piu' di uno mi ha detto che abitudine e' una parola sconosciuta nel settore. Eppure quelli che lavorano con me sono ancora di buonumore quando finiamo la giornata. Allora sono io che ho qualcosa che non va...forse mi do' troppo da fare, forse dovrei rallentare. Non lo so, non sono in grado di fare affermazioni definitive.
Tra l'altro stasera ho avuto grane con la vecchia, che oltre ad essere una ubriacona e' anche sarcastica e presuntuosa. E io non sono quello che sta li' a subire per cui ho risposto piuttosto male. Non so adesso cosa succedera' perche' quello che mi manca e' proprio che mi metta fuori di casa...
Insomma, non e' proprio vacanza...qua sento di gente che e' in giro a fare festa in mezzo mondo, che conosce gente da tutti i paesi e io sono qua a fare la vitaccia. Ma in fondo mi serve, ti fa capire che il mondo non e' come la bella vita dello studente (che, tra parentesi, e' proprio bella vita). Il problema e' che noi italiani siamo abituati troppo bene e questo finisce per renderci mollaccioni e mammoni. Cosi' finiamo per restare in casa fino a trenta anni e a sposarci (se ci sposiamo...) a cinquanta. Ma che gente viene fuori cosi'? Non dico che le difficolta' ci siano sempre, pero' aiutano a maturarti.
Se penso alle persone della mia eta' che conosco ce ne sono pochi veramente maturi (e io non sono uno di quelli)...siamo tutti li' a pensare che le mimine cazzate siano problemi insormontabili solo perche' di problemi veri non ne abbiamo. Con la conseguenza che quando arrivano i problemi grossi (ed arrivano tutti insieme) uno va in paranoia perche' non e' abituato. per cui benvengano esperienze come questa, dovrebbero farle tutti perche' solo cosi' si diventa grandi. Altro che stare li' a pensare perche' non si ha ciccia per le mani, a fare di tutto per essere simpatici e carini, ad essere perfettti. Si vuole essere perfetti perche' non si ha niente da conquistare, perche' si ha tutto. E sinceramente non credo che faccia gran bene.

Fortunatamente oggi sono riuscito a parlare con Checco Martini da washington. E' una cosa strana, se penso che io sono a Londra e riesco a parlare con uno che sta a Washington...e' il fascino della tecnologia. E' il futuro...

mercoledì 5 settembre 2007

LondraLondra...ahComeMiPiaci

Credo di aver definitivamente capito di essere un cittadino, di essere nato per vivere in citta'. La citta' e' viva, e' varia, e' stimolante. Venendo da un piccolo paese del nord Italia, e' ovvio che la differenza si sente. Vivere in campagna ha i suoi pregi, non c'e' inquinamento, e' tranquillo. troppo tranquillo. A me serve che ci sia sempre qualcosa che succede. Solo in vacanza voglio tranquillita', stacco la spina. Non per niente l'ideale per me e' farmi dieci giorni a Fiorentini, cell spento, dormire, mangiare e andare a camminare. Stop.
La citta' e' filosofica, solo il passaggio dal giorno alla notte la cambia radicalmente, la gira sottosopra. e chi di giorno aveva vissuto al buio di notte esce allo scoperto mentre noi persone comuni andiamo a nanna assieme al sole.
Stasera sono uscito dalla biblioteca ed avevo addosso quella merda che ogni tanto capita di avere intorno. Allora ho fatto quello che a casa non potrei fare: ho preso l'autobus e, cuffie nelle orecchie, ho girato fin che e' diventato buio. E' stato catartico, il viaggio ha sempre un qualcosa di catartico, ti pulisce, ti rinnova e torni a casa, se non contento, almeno un po' alleggerito della tua merda.
mi piace questa citta'

lunedì 3 settembre 2007

LaBellaCanzoneDiUnaVolta - ElioEleStorieTese

La bella canzone di una volta
faceva sorridere la gente,
che la trovava divertente
e la cantava a voce alta.
La bella canzone di una volta
faceva commuovere la gente,
che la ascoltava attentamente
e la imparava in una volta.
La canta il commissario al lestofante,
la fischia il portinaio spazzolante
mentre la balia col poppante
la trova molto interessante.
L'accenna il giovanotto dal barbiere
e dopo un po' la sa tutto il quartiere
che pullula di mille capinere,
e a mezzanotte c'e' l'oscurita'...
Capinere, capinere, ognuno le vuole amar.
Sono bianche, sono nere, sono nella mia citta'.
Che bella la canzone di una volta
che si ascoltava andando a capinere;
noi della ronda del piacere
ne abbiamo fatte delle belle.
Ricordo per esempio di un mio amico
che non voleva andare a capinere:
l'abbiam portato con la forza
ed ha goduto nell'oscurita;
(e ci ringrazia ancora adesso).
Capinere, capinere, ognuno le vuole amar.
Sono bianche, sono nere, sono nella mia citta'.
Mi manca la canzone d'altri tempi,
ingenua e piena di malizie,
che cementava le amicizie
e poi si andava tutti a capinere.
Invece la canzone di ogni giorno
la fanno utilizzando i macchinari,
non te la levi pi di torno
con la sua cassa rotterdam


Consiglio a tutti di andare a cercarsela. Forse non e' la canzone piu' geniale di Elio, ma come tante sa dare una visione delle cose a 360 gradi. Elio credo abbia un pregio sopra tutti: quando si cimenta in un genere particolare riesce a fare una canzone che e' perfetta, sono tutti i putni di vista: per chi ha fatto un po' di filosofia, il concetto e' che questa canzoni di Elio (come del resto Christmas with the yours) sono un cerchio, iniziano e si chiudono su se stesse. E; una peculiarit' che ha Elio e che fin'ora sono riuscito a trovare solo in Queen e Pink Floyd. Per essere sicero, penso che Elio li batta entrambi.

E' strana La bella canzone di una volta...ha quell'aria retro' un po' belle epoque che fa pendant con il testo, che ti proietta in un altro tempo...e poi e' un climax, parte dalla nostalgia composta per finire tutti a puttane, ma semre con stile. E' per ironia, um qualcosa che ti prende per mano e ti condice, ti fa fare un passo alla volta e pian piano capisci dove porta. E' strana, ti estranea dal luogo e dal tempo, e' un mondo a se stante...chi non ricorda Vitello dai piedi di balsa?? e' un piccolo mondo incantato, fuori dal tempo, con personaggi suoi. E' una fiaba. Ecco, tante canzoni di Elio sono fiabe, valgono sempre e comunque, indipendentemente da dove sei e quando sei. E' un classico, non finisce mai di insegnare. Ogni volta che la ascolti, capisci qualcosa di nuovo, ridi per una nuova sfumatura. E' una ganialata.

DaQualcosaBisognaPurPartire...

Stasera ho finito di lavorare abbastanza presto, alle dieci e mezza. Visto che pero' c'erano due dei ragazzi che andavano via sono rimasto li' a bere con loro e con qualche altro. In realta' non avevo molta voglia di restare...diciamo che non e' un gran ambiente. I capi sono ok, ma alcune di quelli che lavoro insieme sono pessime. Una ha lasciato stasera proprio perche' non ce la faceva piu' a sopportarle...non sono tante, sono due, ma rompono il cazzo in maniera industriale. Polacche di merda...in compenso ci sono altre polacche che sono ottime...niente razzismo quindi.
Quindi sono irmasto un po' a malavoglia ma alla fine sono stato premiato perche' le due polacche sono andate a casa..e noi siamo rimasti li'. MI dispiace che se ne siano andati, alla fine erano tra i migliori che c'erano.
Qua difatti non e' come da noi, qua c'e' una gerarchia che ti fanno pesare parecchio...forse e' solo li', forse sono stato sfigato ma ho la sensazione che sia vero quello che mi ha detto Jan sta settimana, ovvero che l'ultimo arrivato e' black shit...
Sara'...cmq devo pur partire da qualcosa, non posso pensare che mi vada sempre tutto bene. Alla fine credo che le cose migliori siano quelle sudate...se non sudi non c'e' gusto perche' non hai la sensazione di aver fatto qualcosa, non sei soddisfatto...per questo voglio continuare a lavorare, a casa mi dicno vai tranquillo che se hai bosogno di soldi ci siamo noi. ok, ma e' una questione di soddisfazione personale, di sapere vi potersela cavare senza avere la mamma che ti manda i soldi...
E' un po' diventare grandi...