ATTENZIONE: LA LETTURA DI QUESTO BLOG POTREBBE SERIAMENTE METTERE A REPENTAGLIO LA VOSTRA SANITA' MENTALE: SIETE SICURI DI VOLERVI MALE FINO A QUESTO PUNTO?

giovedì 24 gennaio 2008

AvvisoAiNaviganti

Avviso a tutti quelli che mi conoscono e leggono: da domani sarò cattivissimo e non perdonerò niente. Mi sono rotto le balle di essere sempre sorridente e dire sempre di si. Da domani dirò anche di no. Perchè fare finta di niente quando una cosa non va bene? Perchè appiattirsi ed essere sempre politically correct? perchè bisogna farsi sempre andare tutto bene, anche quando si avrebbe qualcosa da ridire? la verità è che viviamo in una società in cui tutto deve andare sempre bene, in cui bisogna fare sempre buon viso a cattivo gioco, in cui bisogna rinunciare ad avere le proprie posizioni perchè sennò si offendono gli altri. ma vaffanculo!

lunedì 7 gennaio 2008

Grazie

Dire grazie è sempre difficile. Per alcuni lo è ancora di più. Lo è per quelli che non hanno mai ammesso di avere bisogno degli altri, per quelli che soffocati dall'egoismo ammettono le persone solo come fonte di soddisfazione personale, di soddisfazione del proprio ego. Gli altri visti sotto la luce dell'io sono il centro voi siete ciò che mi gira attorno, di quelli che il mondo non è altro che il contesto in cui l'io vive. Gli altri invece sono persone, con le proprie vite, i propri problemi le proprie necessità le proprie emozioni e sentimenti.
L'egoismo uccide l'altruismo, la solidarietà, il piacere di fare le cose non perchè fa piacere a me ma perchè so che fanno contenti loro.
Ho passato un bel compleanno, con tutte le persone più care (o quasi tutte). Gli amici si fanno sentire, lo fanno perché sono amici, non per dire io c'ero. Credo di aver buttato via 24 anni per niente, alla ricerca di un qualcosa che non c'è. Per fortuna la vita rimette in sesto, ti rimette al tuo posto. Il prezzo però è pesante...
Grazie ragazzi. Vi voglio bene.

venerdì 4 gennaio 2008

FotoLondinesi



La mia camera...si vede che ci dormiva un uomo...



Qui è dove vivevo...non dice un cazzo, lo so. Ma lì è così, le case sono tutte uguali...



Il mio padrone di casa, che tra l'altro è anche quello che mi ha dato lavoro...



La mia capa...simpatica, personalmente ottima. Credo avrebbe potuto licenziarmi un migliaio di volte, se l'è sempre cavata dicendo che è una persona paziente. Grazie Stephanie..



Michael, Ulsteriano (no, non è un pianeta. E l'Irlanda del nord), arrivato a Londra per stare <>. Credo di aver fatto una faccia parecchio antisgammo quando me l'ha detto...



Sendu, nata ad Addis Abeba (difficile che sia lappone...), sposata e divorziata in Italia, adesso vive a Londra aspettando un concorso nella pubblica amministrazione. Altrimenti, se torna na 'a Capitale...



Ricardo, suo papà era originario di Gazzo padovano. Nato in Brasile, ha deciso di andare a Londra e sposarsi, farsi una famiglia e cucinare in un ristorante persiano...Il mondo gira proprio strano...



Gustavo, brasiliano anche lui, lavapiatti. Era arrivato da poco, non parlava una mazza inglese. Comunicavamo a gesti e mezze parole in spagnolo. Simpatico, mi ricordava mio fratello...



Yasmine, la persona più persiana che avevamo con noi (50% persiana). E, come si può notare, la più ciccia...



Sophiane, el pì desfà dea compagnia. Marocchino, ai confini con l'Algeria, assiduo frequentatore di club e discoteche. Piccolo particolare: sempre visto fumare. Hashish..



Philippe, degno compare di Sophiane. Da quattro anni è via da casa, non ci vuole tornare. Forse fa parte del Gia, o robe del genere. Fatto sta che gli piace bere, e parecchio. Non mi stava gran simpatico...



Ricardo con Janaiba, ghanese. Divorziata, era emigrata a Londra per cercare lavoro e mantenere suo figlio...storie.

Per concludere: girando il mondo si trova gente di tutti i tipi. Qui ne mancano alcuni di quelli con cui ho lavorato, ma assicuro che la botta di esperienze è notevole. Incontri persone ognuna con una storia diversa dalla tua, e che per come hanno conosciuto il mondo possono sempre insegnarti qualcosa. Grazie ragazzi.

Dish Dash, voilà

giovedì 3 gennaio 2008

ConfessioniDiUnaMente

La mente talvolta gioca strani scherzi. Sono tornato da poco più di dieci giorni e devo ancora rendermi conto di essere stato via cinque mesi. Per me è come se fossi stato sempre a casa, che avessi continuato a fare le cose di sempre. Quando l'ho detto a qualcuno, mi hanno guardato con aria incredula e hanno detto che probabilmente è una reazione della mia mente che non vuole ricordare. Invece no, è come svegliarsi da un sogno e riprendere una vita reale che con il sogno non c'entra nulla. Sono come due universi paralleli, che non hanno niente in contatto: se vivi in uno (il sogno) ti ricordi la realtà in modo abbastanza nitido; se invece sei sveglio, il sogno ti appare offuscato, non lo ricordi chiaramente, hai solo vaghi ricordi di quello che hai visto intorno a te...
Comunque...sono a casa. E' la prima volta che scrivo da quando ho lasciato Londra e sono tornato alla mia vita di sempre, alla mia famiglia, ai miei amici. Le mi sicurezze. Magra consolazione di fronte all'universo di insicurezza che ormai caratterizza la mia vita. Però, piuttosto di niente meglio piuttosto.
Non avere più fiducia in se stessi vuol dire che sei incerto su tutto, che ti vengono un milione di dubbi sulle cose più stupide, che domande su cui in passato ti saresti dato una risposta immediata adesso diventano questioni insormontabili e che ti portano a nuovi dubbi. E così non ne esci più.
Meno male che è arrivata la neve. La neve che tutto cancella, che porta via i peccati degli uomini, cancella le colpe, rigenera la vita, ripulisce le coscienze.