ATTENZIONE: LA LETTURA DI QUESTO BLOG POTREBBE SERIAMENTE METTERE A REPENTAGLIO LA VOSTRA SANITA' MENTALE: SIETE SICURI DI VOLERVI MALE FINO A QUESTO PUNTO?

lunedì 22 ottobre 2007

PresunzionePeccatoCapitale

E ci risiamo...sempre la solita merda. Chi è che pensava che caduto Berlusconi le cose sarebbero cambiate in meglio? Illusi...tutti. Vergognatevi.
Pensavate che Berlusconi ed il berlusconismo incarnassero tutti i mali d'Italia. Pensavate che così in basso non si fosse mai caduti, che dall'Eden si fosse passati all'inferno. Illusi, ed in malafede.
Quello che sta accadendo in questi giorni spero vi faccia rinsavire. Avete voluto Prodi, credevate che tutto sarebbe cambiato, avete lottato per far cadere Berlusconi e adesso vi accorgete che il Paradiso che pensavate sarebbe arrivato...
Mi fa piacere, non può altro che farmi piacere. Siete andati avanti anni a reclamare una superiorità morale che adesso siete costretti (spero...) a rinnegare.
E mi fa piacere, non può altro che farmi piacere. Voi che guardavate dall'alto la metà che votava per il centrodestra, ritenendoli i vostri fratelli (ma neanche...) scemi. Vi sta bene. Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Spero non fosse nelle vostre intenzioni un governo che calpesta la libertà di parola, che non rimedia alle legi infami fatte da Berlusconi.
Qualcuno ha detto che l'errore peggiore è voler distruggere il nemico. Complimenti. Vi siete cacciati nella merda da soli. E noi non verremo a soccorrervi.
Non dovevate dare attenzione al debito pubblico? Lo state facendo salire. Avete approvato una finanziaria che aumenta ancora le uscite, rinnovate contratti quando non ce ne sarebbe bisogno, date soldi a chiunque alzi un po’ la voce. Vergognatevi, non rispettate nemmeno gli inviti di Draghi.
Nel 2006 avete aumentato le tasse, promettendo di far scendere il debito. Bugiardi. Ed in malafede.
Avevate promesso di abolire la Cirielli, avete finito per lasciarla lì per tenervi buono il centrodestra. Così come avete fatto con l’indulto: una buona carta per salvare tanti parlamentari, per far stare zitto Berlusconi che aveva alcuni amici messi male…per lo meno Previti si è dimesso. Non certo per merito vostro.
Avete annacquato lo scalone, ne avete fatto un pasticcio peggiore di prima, facendolo passare per una conquista dell’umanità. Con la conseguenza che per i giovani sarà ancora più difficile andare in pensione. Grazie, l’avete fatto per noi. Idioti. Quando finirò di lavorare e vorrò comperarmi una casetta in campagna e non avrò i soldi verrò a cercarvi.
Siete deboli. Siete ostaggio del peggiore assistenzialismo e clientelismo…contate i voti che vi danno i sindacati ed a Natale comperatevi un regalo per ringraziare di essere ancora lì dove state.
Dovevate ritirare i soldati da tutti i fronti. L’Iraq era già in programma per l’autunno scorso già con il governo Berlusconi (andatevi a rivedere le cronache di allora), li avete lasciati dove sono in Afghanistan, avete addirittura chiesto più poteri per loro e, non contenti, avete mandato una missione in Libano. Pace, dite. Balle. Difesa della costruzione di una serie di gasdotti ed oleodotti provenienti da Iran e Caucaso, questa è la realtà. Bugiardi. Ed in malafede.
Dovevate tagliare le spese, le avete fatte aumentare. Avbete rimpinguato di soldi il meridione che bruciava quest’estate, un buon modo per avere altri soldi da Roma. Idioti, vi fate spillare senza pietà.
Avete lasciato via libera a Mastella per far spostare i giudici di Catanzaro. Pieno stile mafioso, non c’è che dire. Complimenti.
Mi fermo quam, credo sia abbastanza.
Mi avete rotto le balle per cinque anni, adesso tocca a me. Presunsuosi.

martedì 16 ottobre 2007

Sono passati dieci giorni dall'ultima volta che scritto. Nel frattempo ho cambiato casa. Sono finito a vivere col mio datore di lavoro e sua sorella. All'inizio (ed in parte ancora adesso) sono poco convinto della scelta...insomma, perché il mio datore di lavoro dovrebbe dare una stanza in affitto ad un proprio dipendente?
le risposte che mi sono dato sono ovviamente tante: primo, ha la madre italiana; secondo, stava comunque cercando qualcuno a cui affittare una stanza; terzo, mi ritiene uno di cui fidarsi. Oppure è uno psicopatico recchione che me lo vuole piazzare tra le chiappe. Non credo, ha una morosa figa e pare uno a posto. ma non si sa mai, per prudenza chiudo la porta della camera.
In ogni caso, la vecchia da cui stavo non è stata gran bene ed ha fatto intendere a me ed alla polacca che forse era meglio che ci cercavamo un altro posto.
E così cerca che ti cerca, una sera parlando con Robert è saltata fuori la possibilità. Nel frattempo avevo visto un po' di posti e mi ero reso conto che in giro c'era tanta merda, ma proprio tanta...un appartamento qua a Streatham con sette o otto stanze e nove persone dentro. Un mercato, un porto di mare. Cose che a me non piacciono, io sono per i posti tranquilli. Magari pago un po' di più ma almeno vvivo in un posto decente.
Comunque tanto sta. Adesso sono seduto in poltrona in salotto, rubando la connessione di un vicino che forse lo sa ma non dice niente 8anche perchè non saprà neanche dove cercare per trovarmi, con il rischio però che stacchi il pc e mi mandi in culo la connessione...rischi del mestiere. Purtroppo per adesso non sono riuscito ad attaccarmi alla rete di casa, non riesco a vedere il router. Domani o dopodomani andrò al negozio di Orange a vedere come mai sto casino.
Intanto domani arriva su il Medici, che ha deciso di cambiare aria. La cosa gli farà bene. Ripartire la zero fa sempre bene, sempre meglio che lasciar perdere tutto. Sono contento che abbia deciso così.
Stasera sono stato a lavorare a Chelsea, nell'altro ristorante del gruppo. Bel posto, atmosfera raffinata come sempre, clientela in un certo senso migliore di Balham. Migliore nel senso di più mance, di disponibilità a chiaccherare con i camerieri, a conoscere la loro vita ed a confrontarsi con loro sul locale, sui cibi, arrivando al lavoro in generale etc. stasera ho avuto una vera impressione di British Style, di ciò che ha reso la Gran Bretagna grande nel mondo. Il gusto di conoscere persone veramente superiori in un certo senso.
In ogni caso, mance ottime (mediamente 5-10 sterline per tavolo), discussioni interessanti, ambiente stimolante. La formula giusta. Credo sia un piacere per persone di un certo livello entrare in un locale per rilassarmi e magari fare due chiacchere col cameriere che viene da un altro Paese, che conosce abitudini diverse, che magari ha un po' girato il mondo, che è interessato dal mondo. Non la conversazione banale che csi può avere col cameriere di un pub. "Bello il tempo oggi eh?" "Eh si speriamo che duri". Lasciamo queste cose a chi non apprezza.
Quindi spero di tornarci, la cosa mi è piaciuta.

domenica 7 ottobre 2007

Sto acoltando i Queen, Greatest Hits II. Sono appena tornato da lavoro. Non sono a casa, non sono più nella stessa casa. Sono a Southfields, casa della zia.
C'è un che nell'aria, sarà perché nell'ultima settimana ho girato mezza città alla ricerca di una stanza which suited me...ma fa un certo che cambiare così velocemente. Chissà, lunedì mi trasferirò nella nuova casa. Non so cosa mi riserva il futuro...voglio dire...vado a vivere con gente che conosco, ma sono sempre in un paese straniero. Ok, conosco la lingua, ma sono da solo. Non so (più) uno che sente la nostalgia di casa, son diventato un cinico menefreghista senza arte nè parte. Ecco, se dovessi definirmi direi proprio così, un cinico menefreghista senza arte nè parte. It suits me...
Però sono libero, mi sento libero. Posso fare quello che voglio. Guadagno abbastanza da vivere bene, ho un bel lavoro, interessante, vario. Ho conosciuto parecchia gente, da tutti gli angoli del mondo. Stasera ho fatto un po' di strada assieme ad un brasiliano di Sao Paulo, che quindici anni fa ha mollato tutto ed è venuto a fare il cuoco qua. Qua ha conosciuto la donna della sua vita ed adesso ha una famiglia.
Credo sia il destino di quelli come me che si sentono cosmopoliti, ma non nel senso del mio amico Lello che gira la Turchia in autostop e dormendo sui treni. Mi sento cosmopolita nel senso che ho una dimensione che trascende i confini, che va oltre il sentire comune. Ho una sensazione di grandezza che più di una volta mi ha fottuto.
Però sono fatto così, sono libero ed insofferente di mio. Non sto completamente bene da nessuna parte, però è girando e conoscendo che mi sento soddisfatto. Mi sento di non avere radici. E questo non è gran cosa...Finisci con l'essere apolide per aver voluto assecondare i tuoi istinti. Gli istinti non sempre sono cosa buona, spesso per la loro irrazionalità ti fregano. Ma staremo a vedere...
Fumarsi una cicca girando Londra non è una sensazione da tutti i giorni.

lunedì 1 ottobre 2007

RivoltArmata

Ultimamente piu' di qualcuno si e' risentito di fronte a quello che Bossi ha detto sulla situazione del Paese. Tanti di quelli che conosco rifiutano di dare alla cosa il peso (relativo) che essa ha, dimenticando che in fin dei conti questo e' il DNA della Lega. Certe volte nemmeno io mi identifico totalmente con quello che dicono i vertici (soprattutto in materia di immigrazione) ma quando c'e' da tornare alla madre delle battaglie della Lega, la lotta contro il sistema, sono uno strenuo difensore. Magari i toni sono sbagliati (detesto gli slogan populisti) ma il messaggio e' chiaro: il sistema va distrutto e ricreato su altre basi. Non ci sono alternative. Ormai c'e' la consapevolezza diffusa che ci sono due Italie, una che va ed una che non va. E' questione di giustizia sociale rivendicare maggiore autonomia di scelte, di fronte a politiche assistenzialiste che hanno esclusivamente matrice elettorale. Quando dico che detesto il populismo, intendo che esso e' solo un prodotto della politica per addomesticare le masse, senza pero' avere una reale intenzione di dare seguito alle parole. Fosse per me, si tratterebbe di adottare un linguaggio molto meno colorito ma piu' di sostanza. Della serie: a costo di scatenare la rivolta nel Paese, le Regioni devono cominciare a trattenere i soldi raccolti con le tasse, sviluppare una polizia locale, bloccare qualsiasi tipo di trasferimento al governo centrale. Passare insomma dalle parole ai fatti.
Il libro di Stella e Rizzo ha il pregio di aver aperto una falla nel sistema-Paese perche' ha contribuito a sviluppare una riflessione popolare sulla grandi ingiustizie che caratterizzano l'Italia. Si sta insomma creando il substrato necessario per sviluppare una vero lotta per l'autonomia, basata sulla difesa degli interessi della nostra parte di Paese.
Perche' dico questo? Perche' ho raggiunto la consapevolezza che i mali dell'Italia derivano dalla scarsa condivisione delle radici istituzionali, dalla realizzazione di un'Unita' che ha dato seguito agli interessi coloniali dei Savoia, senza tenere minimamente in considerazione la volonta' del popolo. E' un'Italia fragile, scoordinata, aprogettuale, che non andra' da nessuna parte. E' una questione di determinismo storico: se non ci sono le premesse per la condivisione di un progetto, il progetto invitabilmente fallira'.